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Uno splendore inaudito, le ultime opere di Claude Monet. Mostra al Vittoriano - Ass. Amici del Tevere

Data: 17/03/18

Orario

Sabato 17 Marzo  2018  ore 10.20

Durata 1 ora e 1/2 ca.

Indirizzo

Indirizzo: Via di San Pietro in Carcere
Zona: Rione Campitelli (Foro Romano- Campidoglio-P.Venezia) (Roma centro)
Appuntamento di fronte all’ingresso del Complesso del Vittoriano - Ala Brasini

Informazioni

Costo visita guidata: da € 28,50 a € 32,50

Costo comprensivo di prenotazione obbligatoria per il Gruppo, biglietti, nostra Guida, radioauricolari per seguire al meglio la stessa:
Soci € 28,50, non-Soci € 32,50   
Tesseramento 2018:
per Soci 2017 € 20,00, per non-Soci 2017 € 25,00
(la tessera sarà consegnata alla prima visita/passeggiata guidata utile o spedita, a richiesta)
PAGAMENTO:
- presso la nostra Sede in Via Marianna Dionigi n°17, previo appuntamento telefonico,
- su c/c presso Unicredit SpA, Agenzia Roma Montesanto, intestato ad ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEVERE, IBAN IT 03 L 02008 05021 000401070578 (nuove coordinate per accorpamento di Agenzie)

 

Modalità di partecipazione: Prenotazione obbligatoria

Contatti

Telefono: Prenotazione telefonica ai numeri: 339 5852777 - 339 7448084
Fax: .
Email: Prenotazione con mail: amicideltevere@unpontesultevere.com

Descrizione

La mostra Monet, ospitata nella sede del Complesso del Vittoriano, propone al pubblico 60 opere del padre dell’Impressionismo prevenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, quelle stesse opere che l’artista conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny e che il figlio Michel donò al Museo. Il percorso espositivo rende conto, oltre che dell’evoluzione della carriera di Monet, anche delle sue molteplici sfaccettature, restituendo la ricchezza artistica della produzione tutta. Dalle celebri caricature della fine degli anni ’50 dell’800 ai paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville.
Monet trasformò la pittura en plein air in rituale di vita, registrando le minime variazioni di luce dettate da agenti atmosferici o dipendenti dalle diverse ore della giornata, tramutando i colori in tocchi purissimi di energia e riuscendo nelle sue tele a dissolvere l’unità razionale della natura in un flusso indistinto, effimero eppure abbagliante. Sebbene ancora legato alla pittura figurativa, il vecchio Monet, ispirato dalla natura del suo giardino, realizza la serie Ninfee, Salici piangenti e Ponticello giapponese, opere che anticipano le soluzioni dell’astrattismo informale.

A cura di

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Data di ultima verifica: 12/02/18 09:16
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