060608


Canova e l’antico

Data: da 09/10/19 a 15/03/20

Orario

dal 9 ottobre 2019 al 15 marzo 2020

SOSPESE FINO AL 31 MARZO TUTTE LE VISITE

Ospitato in

Indirizzi

Indirizzo: Piazza di San Pantaleo, 10
Zona: Rione Parione (Navona-Campo de' Fiori) (Roma centro)
Indirizzo: Piazza Navona, 2
Zona: Rione Parione (Navona-Campo de' Fiori) (Roma centro)

Informazioni

tel 060608 tutti i giorni ore 9.00 - 19.00

Modalità di partecipazione: Prenotazione obbligatoria

Contatti

Telefono: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00; libreria 06 68193002
Email: museodiroma@comune.roma.it ed eventi.aziendali@zetema.it per eventi aziendali privati

Descrizione

Visita alla mostra Canova. Eterna bellezza al Museo di Roma dal 9 ottobre 2019 al 15 marzo 2020

Descrizione e svolgimento del percorso

La mostra (170 opere tra sculture in marmo, bozzetti in argilla e in gesso, quadri e stampe) vuole illustrare l’importanza di Antonio Canova, come figura centrale nel panorama artistico e culturale tra ‘700 e ‘800. Le varie sezioni di cui si compone consentono diversi approfondimenti tematici: la Roma del 1779, anno di arrivo a Roma dello scultore; il rapporto tra Antico e moderno nella cultura neoclassica e in Canova; l’atelier dell’artista e l’iter creativo delle opere scultoree; l’incarico di Ispettore delle Belle Arti, fino alla morte dello scultore e alla sua “glorificazione” come artista e genio del Neoclassicismo.
Due sale al primo piano accolgono fotografie di opere di Canova, scattate dal maestro Mimmo Iodice; mentre le due salette al piano del cortile saranno dedicate all’opera forse più celebre del maestro: “Amore e Psiche”, presente in mostra grazie ad una riproduzione realizzata con materiali e tecniche all’avanguardia.

Durata 90 minuti

Finalità didattica
Attraverso la produzione artistica di Canova gli studenti potranno avvicinare un periodo storico di grande importanza ai fini della formazione della società moderna, sia dal punto di vista filosofico e politico, sia per quanto attiene alla cultura letteraria e figurativa. Il tutto con una centralità costante di Roma, come luogo di elezione per l’artista veneto e centro di cultura internazionale dell’epoca.

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