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Il Casellante

Data: da 23/05/17 a 28/05/17

Orario

Dal 23 al 28 maggio 2017

Orario spettacoli:
Da martedì a sabato ore 21.00
Domenica ore 17.00
Sabato 27 maggio ore 17.00 e 21.00

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via Sistina, 129
Zona: Rione Campo Marzio (P.Spagna-P.Popolo-Pincio) (Roma centro)

Informazioni

Biglietti
Poltronissima € 44,00
Poltrona e Prima Galleria € 39,50
Seconda Galleria € 34,00
Terza Galleria € 27,50

Contatti

Descrizione

Di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale
dal romanzo di Andrea Camilleri (Sellerio editore, Palermo)

Regia di Giuseppe Dipasquale
Con Moni Ovadia, Valeria Contadino, Mario Incudine.

Uno spettacolo con musiche, dove si ride e ci si commuove al tempo stesso. Gli attori e i musicisti, immersi nella stessa azione teatrale narrano una vicenda metaforica che giuoca sulla parola, sulla musica e sull’immagine.

Il casellante è, fra i libri di Andrea Camilleri, uno dei più struggentemente divertenti del ciclo cosiddetto “mitologico”. Dopo Maruzza Musumeci e prima de Il sonaglio, l’opera disegna i tratti di una Sicilia arcaica e moderna, comica e tragica, ferocemente logica e paradossale a un tempo.

Dopo il successo ottenuto dalle trasposizioni per il teatro de Il birraio di Preston, La concessione del telefono, che insieme a La cattura, Troppu trafficu ppi nenti, La Signora Leuca, Cannibardo e la Sicilia costituiscono la drammaturgia degli ultimi anni, Camilleri e Dipasquale tornano nuovamente insieme per riproporre al pubblico teatrale nazionale una nuova avventura tratta dai racconti del popolare scrittore siciliano.

Affogato nel mondo mitologico di Camilleri, costellato di personaggi reali fantasiosamente trasfigurati, Il casellanteparla di una metamorfosi che passa attraverso il dolore della maternità negata e della guerra, ma è anche una narrazione in musica divertita e irridente del periodo fascista nella Sicilia degli anni Quaranta.

Personale, originalissima e sperimentale, la lingua di Camilleri calca e ricalca, in una teatralissima sinfonia di parlate, una meravigliosa “sicilitudine”, tra neologismi e modi di dire mutuati dal dialetto e rielaborati in chiave colta.

Al debutto nazionale al 59mo Festival dei Due Mondi di Spoleto di giugno 2016, il pubblico del Teatro San Nicolò ha applaudito con calore tutta la compagnia e specialmente Moni Ovadia, disinvolto nel passare dal ruolo centrale di narratore a ruoli secondari come quelli della buffa mammana, del giudice e del barbiere, Valeria Contadino, intensa Minica, e Mario Incudine, al cui estro compositivo si devono le incalzanti musiche di scena.

Data di ultima verifica: 15/05/17 12:42
Fonte dati: Computime Srl
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