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Emilia

Data: da 25/03/17 a 23/04/17

Orario

Dal 25 marzo al 23 aprile 2017

Orario spettacoli:
prima ore 21.00
martedì e venerdì ore 21.00
mercoledì e sabato ore 19.00
giovedì e domenica ore 17.00
lunedì riposo
dal 14 al 18 aprile riposo
durata 1 ora e 45 minuti senza intervallo

Si comunica che sabato 25 marzo il Teatro Argentina resterà chiuso per ragioni di sicurezza legate alle manifestazioni per il Sessantesimo della firma dei Trattati di Roma che diedero inizio all’Unione Europea.

Pertanto è annullato il debutto dello spettacolo.

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Largo di Torre Argentina, 52
Zona: Rione Pigna (Torre Argentina) (Roma centro)
Presso il Teatro Argentina

Contatti

Telefono: 06 684000314

Descrizione

Prima nazionale

di Riccardo Caporossi
ideazione, progetto, messa in scena, esecuzione Riccardo Caporossi
 
con Vincenzo Preziosa

luci Nuccio Marino
foto Zhang Xinwei

Un quadro visivo, una “scatola teatrale” completa e autonoma e circa 50 mattoni che vanno a comporre un muro, dietro il quale c’è una superficie su cui si proiettano ombre che si concretizzano in forme: mani, scarpe, cappelli, scale, bottiglie, cannocchiali, bastoni, ombrelli. Mura è uno spettacolo che rimuove gli ostacoli attraverso l’immaginazione, che smantella quelle barriere che ancora oggi sono motivo di divisioni, quelle cortine immateriali e invisibili fatte di odio, paura, mancanza di immaginazione, e quelle costruzioni mentali e costrizioni sociali che rendono prigionieri e separano gli uomini per razza, religione, cultura e ricchezze. Si parla ora, e tanto, dell’Europa dei muri. Frontiere che sbarrano mettendoci di fronte ad “un vicolo cieco”. Si parla ora, e tanto, di abbattere questi muri. Non basta presentare il problema. Una vera e propria ricerca di significato sui gradi di conoscenza tra immagine rappresentata e la sua vera natura. Il muro ne è lo spartiacque e può svelare qualcosa che altrimenti rimane nascosto. Un prologo verbale tra ombre e suoni ad esse connessi introduce il pubblico di fronte al muro; costretto con lo sguardo fisso come si fosse in fondo ad un vicolo cieco. Da qui inizia un gioco che si svolge in toni fantastici, surreali, ironici per terminare nel lungo elenco dei muri che dividono il mondo. Circa quaranta anni dopo Cottimisti, Riccardo Caporossi riporta in scena “i mattoni” con una performance che unisce l’arte e un teatro essenziale, costringendo lo spettatore ad osservare il dettaglio, il tempo dei gesti, i silenzi tra le cose. Un gioco particolare che si svolge in toni fantastici, surreali, ironici per terminare nel lungo elenco dei muri che dividono il mondo.

Data di ultima verifica: 23/03/17 14:35
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