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Annullato - Callas d'incanto

Data: da 05/11/20 a 08/11/20

Orario

Dal 5 all' 8 novembre 2020

dal Giovedì al Sabato ore 21.00
Domenica ore 17.00

Emergenza sanitaria da Covid 19: in attuazione del DPCM del 24 ottobre 2020, sono sospese tutti gli spettacoli teatrali fino al 24 novembre 2020.

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via delle Fornaci, 37
Zona: Quartiere Aurelio (Roma ovest)

Informazioni

Biglietti da € 25,00 a € 20,00

Biglietti e abbonamenti: www.teatroghione.it/biglietteria-e-abbonamenti/

Ulteriori informazioni: 328 0183987 - 388 0555349 - 334 1411532
Norme per la sicurezza: http://www.teatroghione.it/informativa-per-il-pubblico/

Contatti

Descrizione

Callas D'Incanto

Scritto e diretto da Roberto D’Alessandro
con Debora Caprioglio
Luci e fonica Gabriele Neri
Direttore di palco Ludovica Costantini
Foto di scena Emanuela Napoli

Bruna, fedele governante di Maria Callas, al suo servizio dal 1953 al 1977.
Lei è stata l’ombra della Callas e come una Vestale, ne custodisce la memoria, i ricordi, l’idea di una donna che ha rappresentato tutta la sua esistenza, per la quale la sua vita ha avuto ed ha ancora una ragione che va al di là del semplice esistere.
Bruna rappresenta la semplicità, la quotidianità, quella contingenza davanti alla quale non è possibile valutare il genio, del quale tuttavia si avverte la statura, del quale si venera l’immensità di pensiero, la vastità delle imprese.

Così ascoltiamo la storia che ci racconta e ci troviamo al suo fianco a spiare quasi con vergogna i palpiti di quel cuore, la sua felicità, il suo tormento, tutta la tristezza del mondo.
Cos’è un mito?
Nelle religioni, è la narrazione sacra di gesta e origini di Dei ed Eroi. Può essere l’esposizione di un idea sottoforma allegorica: il mito della caverna in Platone. Può essere un utopia, illusione: la sua fortuna è solo un mito. Per estensione è l’immagine idealizzata di un evento o di un personaggio che svolge un ruolo determinante nel comportamento di un gruppo umano.

Una leggenda

Maria Callas è tutto ciò. La sua statura artistica ha diviso il mondo dell’opera in prima e dopo la Callas. La sua capacità di interpretazione ha strappato la scena operistica all’affettazione dei gorgheggi fini a se stessi, ed è riuscita a dare un armonia ai personaggi del melodramma, mostrando sui palcoscenici di tutto il mondo un anima in una voce. La Callas nel nostro racconto non è una voce in una donna, bensì una donna con una voce. Cosi la sua vita aldilà della legenda si consumò nella tragedia, vissuta in maniera totale da eroi. Esattamente questa dimensione mitica ha Bruna della Callas. La racconta con fervore e passione quasi religiosa, soffermandosi maggiormente sul tormento della sua anima.
Una grande storia d’amore, dopo l’incontro con Aristotele Onassis.

La loro relazione, ed il triste epilogo concorrono ancora di più a dare alla vicenda una sacralità mitica che pare sussurrarci a tutti come la felicità non è di questa terra se due dei come loro non hanno potuto essere felici. Loro erano imperscrutabili, ignoti anche al fato che ineluttabilmente, senza clemenza, si attua. Bruna durante tutto lo spettacolo attende il ritorno della sua Madame.
L’aspetta per sempre, perché si sente come la tessera di un puzzle che completa un mosaico.
Alla fine il desiderio di vedere entrare Maria Callas si fa irresistibile: “Madame – cioè la signora Callas non c’è, sta per arrivare.” La divina non può entrare. Il suo corpo non è più tra noi anche se lei è ancora in mezzo a noi come un idea, una legenda, un mito.. per una serata d’incanto.

Data di ultima verifica: 26/10/20 11:59
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