Iosonouncane&Paolo Angeli
Data:
14/03/18
Indirizzo
Indirizzo:
Viale Pietro De Coubertin, 30
Zona:
Quartiere Parioli (Roma nord)
Informazioni
€ 20.00
Contatti
Telefono:
0039 06 80241281
Email:
info@musicaperroma.it
Descrizione
Dopo l’anteprima di Novembre al festival Linecheck di Milano, Iosonouncane e Paolo Angeli, due voci autorevoli della Sardegna contemporanea, si esibiranno in concerto all’ Auditorium Parco Della Musica.
Nella loro musica, carica di elementi ancestrali e di evocazioni difficilmente catalogabili in un genere musicale, si respira l’isola con tutte le sue sfaccettature stilistiche. È un’espressione creativa che dipinge paesaggi sonori d’avanguardia e, allo stesso tempo, riporta al solco dell’aratro e alle variazioni minimali riportate in un arazzo realizzato al telaio. Innovatori con radici, Angeli e Iosonouncane costituiscono un esempio importante del come la tradizione debba trovare, nella società attuale, un’evoluzione dei suoi linguaggi arcaici, collocandosi nel difficile confronto con il presente, senza cadere nella tentazione dell’oleografia. La loro è una musica viva dove rumore e silenzio vanno a braccetto, dove la forza di una mareggiata di maestrale porta con sé una risacca in grado di insabbiare i porti. Una voce consumata dal vento ci dice che i mari non sono tutti uguali. L’ultima volta che si sono incontrati questa distesa azzurra era avvolta dalla quiete della bonaccia, da quella sensazione struggente che ti ricorda che devi partire dalla tua terra per il gusto dell’avventura.
Nella loro musica, carica di elementi ancestrali e di evocazioni difficilmente catalogabili in un genere musicale, si respira l’isola con tutte le sue sfaccettature stilistiche. È un’espressione creativa che dipinge paesaggi sonori d’avanguardia e, allo stesso tempo, riporta al solco dell’aratro e alle variazioni minimali riportate in un arazzo realizzato al telaio. Innovatori con radici, Angeli e Iosonouncane costituiscono un esempio importante del come la tradizione debba trovare, nella società attuale, un’evoluzione dei suoi linguaggi arcaici, collocandosi nel difficile confronto con il presente, senza cadere nella tentazione dell’oleografia. La loro è una musica viva dove rumore e silenzio vanno a braccetto, dove la forza di una mareggiata di maestrale porta con sé una risacca in grado di insabbiare i porti. Una voce consumata dal vento ci dice che i mari non sono tutti uguali. L’ultima volta che si sono incontrati questa distesa azzurra era avvolta dalla quiete della bonaccia, da quella sensazione struggente che ti ricorda che devi partire dalla tua terra per il gusto dell’avventura.
Fonte dati:
Auditorium Parco della Musica