Francesco Bearzatti, Roberto Gatto, Benjamin Moussay
Data:
29/11/17
Indirizzo
Indirizzo:
Viale Pietro De Coubertin, 30
Zona:
Quartiere Parioli (Roma nord)
Informazioni
17,50 € + diritti di prevendita
Contatti
Descrizione
Auditorium Parco della Musica - Teatro Studio Borgna
Francesco Bearzatti sassofoni
Roberto Gatto batteria
Benjamin Moussay tastiere, fender rhodes
Francesco Bearzatti ci ha abituato ad aspettarci l'imprevisto. Nel corso della sua carriera, ogni nuovo progetto ha costruito immagini inaspettate e sorprendenti: Thelonious Monk mescolato al rock'n'roll, una suite dedicata alla fotografa Tina Modotti, il sax che viene filtrato dall'elettronica fino a trasformarsi in una chitarra elettrica. Stavolta, ha scelto di rendere omaggio a John Coltrane, a cinquant'anni dalla morte, ma lo ha fatto a modo suo, scrivendo una lettera aperta al grande sassofonista. La formazione è un trio sax-batteria-Fender, che richiama le sonorità del soul-jazz e del rhythm'n'blues: quelle, guarda caso, con cui Coltrane esordì e crebbe, prima di lanciarsi nell'esplorazione introspettiva della musica e dello spirito. Lo accompagnano il batterista Roberto Gatto, musicista che non ha certo bisogno di presentazioni, e il tastierista francese Benjamin Moussay, un artista abituato a incrociare mondi sonori diversi, dal jazz alla classica, fino al rock e all'elettronica.
Francesco Bearzatti sassofoni
Roberto Gatto batteria
Benjamin Moussay tastiere, fender rhodes
Francesco Bearzatti ci ha abituato ad aspettarci l'imprevisto. Nel corso della sua carriera, ogni nuovo progetto ha costruito immagini inaspettate e sorprendenti: Thelonious Monk mescolato al rock'n'roll, una suite dedicata alla fotografa Tina Modotti, il sax che viene filtrato dall'elettronica fino a trasformarsi in una chitarra elettrica. Stavolta, ha scelto di rendere omaggio a John Coltrane, a cinquant'anni dalla morte, ma lo ha fatto a modo suo, scrivendo una lettera aperta al grande sassofonista. La formazione è un trio sax-batteria-Fender, che richiama le sonorità del soul-jazz e del rhythm'n'blues: quelle, guarda caso, con cui Coltrane esordì e crebbe, prima di lanciarsi nell'esplorazione introspettiva della musica e dello spirito. Lo accompagnano il batterista Roberto Gatto, musicista che non ha certo bisogno di presentazioni, e il tastierista francese Benjamin Moussay, un artista abituato a incrociare mondi sonori diversi, dal jazz alla classica, fino al rock e all'elettronica.
Fonte dati:
Auditorium Parco della Musica