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Franca Masu feat Sade Mangiaracina Quartet

Data: 09/12/18

Indirizzo

Indirizzo: Viale Pietro De Coubertin, 30
Zona: Quartiere Parioli (Roma nord)

Informazioni

15.00

Contatti

Descrizione

C’è qualcosa di radicalmente femminile nella canto di Franca Masu, ossia qualcosa di accogliente, sotterraneo e viscerale. Questa donna così profondamente sarda, cantando, non sembra produrre note, piuttosto sembra metterle al mondo, dopo averle sensualmente concepite incrociando terra, mare e storie di vita. Franca Masu canta il mare perché ha il mare negli occhi e nel cuore. Nella sua voce i sogni, le gioie e le inquietudini di chi vive davanti al mare. E lo fa scegliendo di salvare le storie nella lingua catalana di Alghero, quella delle sue radici.  Eppure nel tempo ha saputo creare uno stile personalissimo fondendo sapientemente fado, musica napoletana, sarda, tango, morna e reminiscenze arabe. Una fusione sonora suggellata da musicisti di calibro altissimo, grandi jazzisti  dalla grande sensibilità. La sua formazione artistica  proviene dal jazz, ma proprio per via di una spiccata versatilità artistica e per le sue doti interpretative ha sviluppato nel tempo un sapiente intreccio artistico tra memoria, poesia ed emozioni. Con Illes (isole) presenta un repertorio che mette in risalto la sua passione anche per le musiche popolari di altri mari. Una sorta di arcipelago musicale in cui la sua voce spazia e si riflette nell’arte di grandi musicisti che avvolgono, sostengono e impreziosiscono ogni suo passaggio, ogni sua inflessione con soluzioni sonore sofisticate. Con lei sul palco un quartetto d’eccezione, capeggiato da una formidabile Sade Mangiaracina al pianoforte - giovane astro del jazz contemporaneo recentemente prodotta da Paolo Fresu, insieme al chitarrista Luca Falomi, al contrabbassista Salvatore Maltana e al batterista Massimo Russino. Ensemble che, pur provenendo dal jazz, sa tenere ben stretto il laccio con la tradizione e fa volare la voce di un’artista, già definita dalla critica “il canto che abbraccia i mari”.
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