060608


Trilogia del silenzio, Capitolo 2: Lee Madgwick - Stand by

Data: da 08/04/17 a 31/05/17

Orario

Dall' 8 aprile al 31 maggio 2017
Mar-ven ore 12.00-20.00
Sab ore 16.00-20.00

Inaugurazione: sabato 8 aprile alle ore 18.30

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via della Seggiola, 9
Zona: Rione Regola (Campo de' Fiori-Piazza Farnese) (Roma centro)

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso libero

Contatti

Telefono: 06 6832833

Descrizione

La Trilogia del Silenzio è un progetto espositivo declinato in tre mostre (in programma dal 28 gennaio al 31 luglio) con la curatela di Eleonora Aloise e Carlo Maria Lolli Ghetti. Tre artisti internazionali (Jason Shulman, Lee Madgwick e Mar Hernàndez), con tre 3 mostre personali e 3 linguaggi differenti raccontano l’umanità attraverso la sua assenza con l’obbiettivo di creare il Silenzio.

In questa secondo capitolo della Trilogia, l'artista britannico Lee Madgwick raccontare la sua personale interpretazione del silenzio attraverso 9 opere pittoriche di grande formato.

Architetture immerse in spazi aperti privi di coordinate spazio-temporali, edifici (apparentemente) abbandonati in cui abitano i resti di una quotidianità, coloratissimi giochi per bambini immersi nella fitta vegetazione di un bosco tetro (“Within the realm”, 2017), residui di costruzioni “fuori luogo” (“Fragmnents”, 2017), sono le icone di una dimensione privata costruita dall’uomo, elevate però ad archetipo contemporaneo. Ma soprattutto i quadri di Madgwick si configurano come opere apolidi, ancora più significative in epoca di Brexit, di tensioni identitarie, di rigurgito di nazionalismi.
 
Nei suoi mondi a porte chiuse, in un’atmosfera satura, le strutture si stagliano al di sopra della terra come magneti respingenti. Altri sono dispersi, avvolti dalla natura che si riprende il suo primato. Il cemento appare inerme e la natura infrangibile. Eppure, nel declino persiste una ostinata tensione vitale. Ogni tela ha in sè una narrazione, suggerisce la presenza di un prima e un dopo, ma è bloccata in un costante momento presente, silente e immobile, come un respiro trattenuto o una frase ripetuta in loop. Grazie a questa sospensione Madgwick ci rieduca all’attesa, alla percezione del tempo, ad osservare le conseguenze in un eterno stand-by.
Nelle visioni distopiche di Madgwick, c’è forse più malinconia che orrore, più lirismo che angoscia. Ma l’inquietudine è comunque dietro l’angolo.

Nota biografica
Nato nel 1980 a King’s Lynn (Norfolk), in Inghilterra, Lee Madgwick studia Graphic Design alla Norwich School of Art, dove si laurea nel 2003. Nel 2005 ha luogo la sua prima personale, alla Doric Arts Gallery di King’s Lynn. Selezionato nel 2009 per partecipare alla mostra Eastern Open Exhibition al King’s Lynn Arts Centre, vince il premio “Best in Show”; lo stesso anno viene invitato alla Summer Exhibition della Royal Academy of Arts, esperienza che ripeterà nel 2012. L’anno successivo viene eletto membro della Royal Society of British Artists (RBA), partecipando alla mostra annuale della stessa all’interno delle Mall Galleries di Londra. Durante l’esposizione riceve il premio “Woodhay Gallery Award”. Continuerà poi a partecipare alla collettiva dei membri del gruppo ogni anno a partire da quel momento. Nel 2013 viene insignito del “Painting Award” dalla Wyss Foundation. Prosegue nel frattempo la sua carriera espositiva all’interno di diverse gallerie inglesi e partecipa a numerose fiere nelle più importanti capitali artistiche mondiali, fra cui Amsterdam, Londra, New York, Singapore e Stoccolma. Nel 2015 viene invitato da Banksy a partecipare all’ambizioso progetto di Dismaland insieme ad altri 57 artisti di fama internazionale. Arriva nel 2017 alla White Noise Gallery con la sua prima personale in Italia.

Data di ultima verifica: 23/03/17 16:26
©2007 - Roma Versione classica