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La pittura fotografa la vita - Antonio Tamburro

Data: da 20/04/17 a 31/05/17

Orario

Dal 20 aprile al 31 maggio 2017
Lunedì ore 15.00-19.30
Martedì - Sabato ore 10.00-13.30 / 15.30-19.30
Domenica su appuntamento

Inaugurazione: giovedì 20 aprile alle ore 18.30

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via Margutta, 43
Zona: Rione Campo Marzio (P.Spagna-P.Popolo-Pincio) (Roma centro)

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso libero

Contatti

Telefono: 349 7075469

Descrizione

Personale di Antonio Tamburro. Nei suoi dipinti l'artista raffigura scene di vita quotidiana: metropoli attraversate da folle di ombrelli, locali notturni, caffè frequentati da figure solitarie, spiagge affollate, in cui prevale sempre la figura umana, in particolare quella femminile. La pittura di Tamburro è empatica perchè è capace di far immedesimare l'osservatore che si riconosce nella sua realtà umana e sociale: quella delle metropoli dell'indifferenza, del consumismo, degli interni e degli esterni affollati ma solitari, dominati dall'incomunicabilità. La sua innata capacità artistica, oltre a quella di trasmettere empatia e bellezza risiede anche nel virtuosismo della tecnica pittorica.

I dipinti ad olio e acrilico sono attraversati da una sorprendente energia e da un dirompente dinamismo, reso dalle ampie campiture di colore intervallate dalle pennellate fluide e dalle spatolate vibranti. I grigi e i neri si inframmezzano alle tonalità brillanti dei blu, dei gialli, dei
viola e dell'arancio, mentre il rosso compare sempre al centro di ogni suo quadro, anche soltanto in un particolare pittorico. Le figure dei suoi dipinti si stagliano nitide, emergendo vittoriose dalla lotta eterna tra luce e ombra. La luce che dipinge è una luce corporea, viva, quasi irreale nella sua perfezione.

La pittura di Tamburro si collega a quella del passato, in particolare a quella del tardo Ottocento europeo (Toulouse Lautrec, Giovanni Boldini) ma anche ad alcuni esponenti americani del primo Novecento come Edward Hopper. La sua pittura figurativa negli anni è approdata a soluzioni nuove, focalizzandosi principalmente sullo studio del colore, della materia e del segno, rimanendo sempre di impronta realista ma con alcune influenze astrattiste.

In definitiva si può dire che nella pittura di Tamburro è l'atmosfera che fa l'opera più che il soggetto. Tamburro riesce a catturare la vita come in uno scatto fotografico e a coglierne l'essenza, ma le atmosfere dei suoi dipinti riescono a dire molto di più di una fotografia, perchè sanno raccontare in profondità la vera esistenza dell'uomo, andando oltre la fredda realtà.

Nota biografica
Nato nel 1948 ad Isernia, Antonio Tamburro frequenta dapprima l’Accademia di Belle Arti a Napoli, per poi completare gli studi a Roma, dove inizia ad esporre i propri lavori in alcune prestigiose gallerie. Nel corso degli anni Settanta comincia ad interessarsi alle tematiche sociali, specialmente all’abbandono ed alla solitudine dei malati psichici, su ispirazione di reportages realistici. Il successo di pubblico e di critica trova conferma nell’intensa attività espositiva, in Italia e all’estero, nonché nell’ampia bibliografia a lui dedicata. Nel suo percorso, l’artista diviene sempre più duttile e poliedrico. Nel 2006 ha inizio il sodalizio con il mondo dello sport, consolidatosi di anno in anno grazie ad importanti commissioni e ad inviti ad esporre in occasione di celebri manifestazioni sportive. Nel 2012 in occasione delle XXX Olimpiadi dei Giochi estivi di Londra ha esposto alla mostra “Tradition and Innovation – Italian Olympic Spirit” presso Casa Italia CONI, al Queen Elisabeth II Conference Centre Westminster di Londra.

Data di ultima verifica: 05/04/17 13:59
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