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Attraverso - Lia Pasqualino

Data: da 14/01/17 a 01/04/17

Orario

Dal 14 gennaio al 1° aprile 2017
Mar-ven ore 16.00 - 19.00
Sab ore 10.30 - 13.00 / 16.00 - 19.00
oppure su appuntamento

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Largo della Fontanella di Borghese, 19
Zona: Rione Campo Marzio (P.Spagna-P.Popolo-Pincio) (Roma centro)
Presso Palazzo Borghese

Informazioni

ModalitĂ  di partecipazione: Ingresso libero

Contatti

Telefono: 06 83796619 (attivo durante gli orari d’apertura)

Descrizione

In mostra venti fotografie inedite in bianco e nero della fotografa palermitana Lia Pasqualino che ritraggono persone in posa
o in situazioni viste attraverso la superficie di un vetro. Foto in cui il vetro svolge la funzione di filtro da cui partire per creare ciò che si realizza nell’inquadratura, ossia quel legame speciale e irripetibile tra la persona, l’emozione, la memoria, e il silenzio, coagulato nel tempo dello scatto.

Se è vero che c’è uno strano silenzio quando si guarda il mondo attraverso una parete di vetro, è anche vero che si tratta del silenzio più ammaliante e catturante che esista. La finestra è un dispositivo usato da sempre, e che la pittura, la fotografia, il cinema hanno variamente celebrato.

La finestra e il vetro svolgono da sempre una funzione essenziale: esaltano la relazione tra il dentro e il fuori. La finestra ritratta da Lia Pasqualino è il confine per far passare nello sguardo, simultaneamente, quello che siamo e quello che vorremmo essere, quello che sembriamo e quello che pensiamo, la cornice, sospesa nel vuoto, attraverso cui catturare uno stato di coscienza, l’attimo infinito in cui lo sguardo oscilla indeciso tra l’opacità e la trasparenza - un punto di trasmigrazione dell’anima.

Non è un caso che nella mostra sia dedicato uno spazio speciale a una sequenza di scatti che ritraggono un grande attore di Tadeusz Kantor, Roman Siwulak, uno dei leggendari protagonisti de La Classe Morta, lo spettacolo in cui la scena diviene per la prima volta il luogo di una esperienza di metamorfosi totale. Kantor diceva che non si può recitare a teatro, bisogna prima trovare il luogo della vita, e il suo teatro della morte era infatti concepito come una grande finestra da cui lasciar spiare agli spettatori sogni e ricordi, incarnati nel viaggio dei suoi attori, manichini sospesi tra la vita e la morte.

Nota biografica
Lia Pasqualino è nata a Palermo, in una nota famiglia di artisti e intellettuali. Dopo essersi diplomata all'Istituto di Patologia del libro di Roma, e avere per qualche tempo esercitato la professione di restauratrice della carta, ha incontrato Letizia Battaglia. Dal 1986, anno in cui ha seguito un corso guidato dalla grande fotografa palermitana, si è dedicata esclusivamente alla fotografia, alternando il
reportage alla foto di scena, pratica in cui non si è limitata alla cronaca del set o del palcoscenico, ma ha elaborato una sua personale visione dove s’intrecciano lo sguardo del reportage e una ricerca rigorosa in cui volti, paesaggi e oggetti sono immersi in un’atmosfera sospesa e silente.

Data di ultima verifica: 19/12/16 15:15
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