Simona Colarizi "1946-1979"
Data:
14/05/17
Indirizzo
Indirizzo:
Viale Pietro De Coubertin, 30
Zona:
Quartiere Parioli (Roma nord)
Informazioni
Posto unico:
€ 14,00
Ridotto studenti 6 €
Abbonamento 45 euro
Abbonamento studenti 22 €
Infoline 06 80241281
Contatti
Descrizione
Auditorium Parco della Musica - Sala Sinopoli
Simona Colarizi ha insegnato Storia contemporanea all’Università di Roma La Sapienza
introduzione
Paolo Di Paolo
iconografia a cura di
Manuela Fugenzi
La spinta alla modernizzazione dell’Italia ha un’accelerazione vistosa a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, quando entra nella sfera di influenza americana e diventa poi membro fondatore del Mec in coincidenza con gli anni del boom. Proprio l’estrema rapidità del cambiamento (e qui la fotografia ci può aiutare a visualizzarlo) che in poco più di dieci anni – 1945-1960 – modifica il volto del nostro Paese, è alla base delle tante contraddizioni che scandiscono le tappe del racconto. Resistenze, pulsioni autoritarie, nostalgie e malesseri esistenziali si manifestano clamorosamente alla fine dei Sessanta e nel decennio successivo: una fase di conflitti sociali, culturali, politici, ideologici e soprattutto generazionali che testimoniano la distanza ormai incomponibile tra padri e figli, tra costumi, mentalità, culture, forme istituzionali, partiti di ieri e di oggi.
Simona Colarizi ha insegnato Storia contemporanea all’Università di Roma La Sapienza
introduzione
Paolo Di Paolo
iconografia a cura di
Manuela Fugenzi
La spinta alla modernizzazione dell’Italia ha un’accelerazione vistosa a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, quando entra nella sfera di influenza americana e diventa poi membro fondatore del Mec in coincidenza con gli anni del boom. Proprio l’estrema rapidità del cambiamento (e qui la fotografia ci può aiutare a visualizzarlo) che in poco più di dieci anni – 1945-1960 – modifica il volto del nostro Paese, è alla base delle tante contraddizioni che scandiscono le tappe del racconto. Resistenze, pulsioni autoritarie, nostalgie e malesseri esistenziali si manifestano clamorosamente alla fine dei Sessanta e nel decennio successivo: una fase di conflitti sociali, culturali, politici, ideologici e soprattutto generazionali che testimoniano la distanza ormai incomponibile tra padri e figli, tra costumi, mentalità, culture, forme istituzionali, partiti di ieri e di oggi.
Fonte dati:
Auditorium Parco della Musica