Apertura straordinaria e visita guidata al Tempio A dell’Area Sacra di Largo Argentina
Orario
Sabato 25 ottobre 2014
dalle ore 10.00 alle ore 16.00 (ultimo ingresso alle ore 15.30)
Ospitato in
Indirizzo
Informazioni
Ingresso libero. Non è necessaria la prenotazione
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Descrizione
Cosa FAI oggi si articola in aperture straordinarie con visite gratuite di monumenti e siti archeologici di grande valenza storico-artistica, ma poco conosciuti al grande pubblico perché abitualmente non accessibili.
Tempio A dell’Area Sacra di Largo Argentina
Il Caffè Trombetta, sponsor dell’iniziativa, accoglierà tutti i partecipanti con la degustazione del loro caffè.
Tra il 1926 e il 1929 i lavori di demolizione del vecchio quartiere compreso tra via del Teatro Argentina e corso Vittorio Emanuele per la costruzione di nuovi edifici riportarono alla luce uno dei più importanti complessi archeologici della città: una vasta piazza lastricata su cui sorgono quattro templi, comunemente indicati con le prime quattro lettere dell'alfabeto, poiché la loro identificazione non è ancora del tutto certa. L’area fu inaugurata il 21 aprile del 1929 da Benito Mussolini, dopo la sospensione della concessione di costruzione e l’inizio degli scavi.
I quattro templi sono di età repubblicana; il tempio C, costruito tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C., era dedicato probabilmente alla dea Feronia.
Alla metà del III secolo a.C. risale il tempio A, da identificare con il tempio che Q. Lutazio Catulo, fece costruire in onore di Giuturna. All’inizio del II secolo a.C. fu costruito il tempio D, dedicato ai Lari Permarini o, secondo altre ipotesi, alle Ninfe.
Probabilmente dopo il devastante incendio del 111 a.C., fu messo in opera il primo pavimento, realizzato in lastre di tufo e steso sopra uno spesso strato di macerie, che innalzava l’intera piazza di circa m 1,40. A questo piano è legata la costruzione del tempio B, identificato con il tempio della Fortuna Huiusce Diei.
L’area subì notevoli trasformazioni nei secoli, in particolare nel IX secolo quando venne edificata una chiesa all’interno del tempio A, dedicata a san Nicola, di cui sono ancora visibili due absidi, il pavimento cosmatesco e l’altare a cippo.