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Melologo. Anni senza fine di Clifford Simak

Data: 27/08/17

Orario

Ore 21.00. Data e orario sono suscettibili di variazioni

Ospitato in

Indirizzi

Indirizzo: Lungotevere Vittorio Gassman, 1
Zona: Quartiere Portuense (Roma ovest)
(già lungotevere dei Papareschi)
Ingresso disabili: Via Luigi Pierantoni, 6
Zona: Quartiere Portuense (Roma ovest)

Informazioni

€ 7,00

Contatti

Descrizione

Spazio esterno del Teatro India (Lungotevere Vittorio Gassman): melologo “Anni senza fine”.

La serata del 27 agosto al Teatro India conclude un percorso cittadino che, dal 21 al 26 agosto, dissemina in diverse zone della città una ‘scatola sonora’ simile alla sonda ‘Rosetta’. Un’azione urbana diffusa sul territorio che, da Piazzale Ostiense al Parco di Colle Oppio, dal Ponte della Musica a Piazza San Giovanni Bosco, dal Mercato Latino di Piazza Epiro fino al Pigneto, invita il pubblico di passaggio a fermarsi e ad ascoltare in cuffia un capitolo di Anni senza fine.
Come se, dopo il suo lungo viaggio nello spazio, ‘Rosetta’ fosse tornata per trasformarsi in ricetrasmettitore della stessa antica Terra. Ogni giorno una storia diversa in un luogo diverso, una storia autonoma e indipendente della durata di circa 15 minuti, appartenente all’unico grande racconto Anni senza fine, che porta il passante casuale a diventare pubblico intenzionato nel caso avesse il desiderio di ascoltare l’intero ciclo di storie. A ogni ‘ascoltatore’ viene data una mappa delle diverse collocazioni di ‘Rosetta’, cosicché possa seguirne l’evoluzione narrativa e, grazie al racconto di Simak, scoprire e guardare altrimenti altre geografie della città per ascoltare l’interezza del romanzo durante la forma spettacolare dal vivo, inedita e circolare, in scena negli spazi esterni del Teatro India nella serata conclusiva del 27 agosto.

L’archeologia industriale, metafisica e singolare, del Teatro diventa così la scenografia naturale per il compiersi dell’intero romanzo di Simak. Nove attori vestiti anni ’40, passano di volta in volta da personaggi umani, mutanti, robot e cani; singoli specifici elementi sono i sintomi visibili di questa loro trasformazione: piccole targhe con su scritta l’appartenenza di ‘genere’, arti metallici, minuscole code, zampe o orecchie che crescono sui loro corpi. Lo spazio spoglio e circolare è delimitato da semplici elementi scenici luminosi: tubolari metallici attorcigliati in forme concentriche per ricreare un paesaggio lunare, una città del futuro dove la civiltà degli uomini è raccontata da chi gli è sopravvissuto.

Il programma potrà subire variazioni.

Accesso per i disabili che ne faranno richiesta preventiva all’indirizzo mail lacasadargilla@gmail.com

Altri contatti:

Facebook Compagnia Lacasadargilla @lacasadargilla.compagnia

Data di ultima verifica: 25/08/17 13:21
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